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Channel: Ocasapiens » CITES

Traffico illegale di icone

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Ormai è un'epidemia, scrive Traffic:

The current poaching epidemic impacts the world’s most iconic species. The number of rhinos poached in South Africa alone increased to over 1,000 last year from only 13 six years ago. There are as few as 3,200 tigers remaining in the wild, and over 20,000 African elephants were illegally killed in 2012. 

Via via che gli animali iconici diventano più rari, i loro pezzi pregiati rendono di più, e in molti paesi la domanda aumenta insieme al potere d'acquisto, la corruzione, l'illegalità ecc.

In preparazione del vertice di marzo - a Bangkok che non mi pare un posto tranquillo - dei paesi che hanno firmato la Convenzione sul commercio delle specie in pericolo (CITES), il governo britannico e la Società zoologica di Londra hanno organizzato oggi e domani un simposio internazionale su come combattere il traffico. In streaming e si possono fare domande agli intervenuti, famiglia reale comprese.

Va detto che fra i paesi CITES, la Gran Bretagna è quello che mette più soldi nella sua applicazione, ma non bastano e soluzioni per ora non ce ne sono.

Ne ho una da tempo: distribuzione gratuita di unghie Viagra ai credenti nelle virtù erettili del corno di rinoceronte, pene di tigre ecc. in polvere...


Medicina 2016

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It All Started with a Microscope: Autophagy, the Survival Strategy of Organisms / An Interview with Molecular Biologist, Professor Yoshinori Ohsumi

Yoshinori Ohsumi

Istituto di Tecnologia, Tokyo

per aver scoperto nei primi anni Novanta i meccanismi dell'autofagia, i processi che degradano e riciclano componenti delle cellule, nel lievito di birra inizialmente.

*

Al vertice del CITES iniziato il 24 settembre continuano a uscire brutti dati sulle vittime del traffico illegale di animali, trovate qui le cronache di Damian Carrington inviato del Guardian a Johannesburg.

In Italia, sarebbe impossibile un giornale come il Guardian?

Per tirarsi su dopo averle lette, video di una farfalla che gioca con un koala o vice versa.

*

Nature Climate Change pubblica un commento che critica questo paper. Il modello bio-economico mi sembrava un po' improbabile, in effetti, e la replica degli autori anche. Non ne avevo parlato perché non capivo né capisco adesso come si possa ridurre la deforestazione in Brasile aumentando il numero dei bovini e come fanno le loro emissioni di gas serra a diminuire quando il numero aumenta.

C'è anche un commento al paper sul "greening" che avevo citato invece, dovuto alla maggior concentrazione di CO2 atm. che le immagini satellitari sottovalutano. Riprendono la chioma degli alberi infatti, ma gli autori calcolano la "net primary productivity" delle foglie non delle erbe (grasses).

Con Andrea Idini, si parlava dell'editoria scientifica. E' vero che gli abbonamenti a Nature sono cari, però perfino nel caso di un commento, a destra ci sono i link a paper recenti sullo stesso tema...

Ci sono parecchi articoli "multi-disciplinari" per Ong. Fra quelli che non ho segnalato quando sono usciti on line:

Christian Huggel et al. sugli impatti climatici, a che cosa sono attribuiti, e chi deve pagarli (oggetto di risse più che di negoziati!):

 We reveal a procedural injustice based on the imbalance of observations and knowledge of impacts between developed and developing countries. This type of injustice needs to be considered in policy negotiations and decisions, and efforts strengthened to reduce it.

A.J. Challinor et al. sulla riduzione delle rese del mais dovuta al riscaldamento globale, mentre si allungo i tempi burocratici (e i costi, aggiungo io) per la registrazione e l'approvazione di nuovi cultivar (e di quelli tradizionali, idem).

Joan Ballester et al. confermano (con dati sanitari 1999-2005) che l'aumento della temperatura farà calare la mortalità invernale in Europa:

Analyses highlight the strong association between the year-to-year fluctuations in winter mean temperature and mortality, with higher seasonal cases during harsh winters, in all of the countries except the United Kingdom, the Netherlands and Belgium.

I sussidi per il riscaldamento salvano gli anziani, chi l'avrebbe detto? In Spagna, Portogallo e Italia,  invece, lo stato se ne dimentica - bozza gratuita.