Yoshinori Ohsumi
Istituto di Tecnologia, Tokyo
per aver scoperto nei primi anni Novanta i meccanismi dell'autofagia, i processi che degradano e riciclano componenti delle cellule, nel lievito di birra inizialmente.
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Al vertice del CITES iniziato il 24 settembre continuano a uscire brutti dati sulle vittime del traffico illegale di animali, trovate qui le cronache di Damian Carrington inviato del Guardian a Johannesburg.
In Italia, sarebbe impossibile un giornale come il Guardian?
Per tirarsi su dopo averle lette, video di una farfalla che gioca con un koala o vice versa.
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Nature Climate Change pubblica un commento che critica questo paper. Il modello bio-economico mi sembrava un po' improbabile, in effetti, e la replica degli autori anche. Non ne avevo parlato perché non capivo né capisco adesso come si possa ridurre la deforestazione in Brasile aumentando il numero dei bovini e come fanno le loro emissioni di gas serra a diminuire quando il numero aumenta.
C'è anche un commento al paper sul "greening" che avevo citato invece, dovuto alla maggior concentrazione di CO2 atm. che le immagini satellitari sottovalutano. Riprendono la chioma degli alberi infatti, ma gli autori calcolano la "net primary productivity" delle foglie non delle erbe (grasses).
Con Andrea Idini, si parlava dell'editoria scientifica. E' vero che gli abbonamenti a Nature sono cari, però perfino nel caso di un commento, a destra ci sono i link a paper recenti sullo stesso tema...
Ci sono parecchi articoli "multi-disciplinari" per Ong. Fra quelli che non ho segnalato quando sono usciti on line:
Christian Huggel et al. sugli impatti climatici, a che cosa sono attribuiti, e chi deve pagarli (oggetto di risse più che di negoziati!):
We reveal a procedural injustice based on the imbalance of observations and knowledge of impacts between developed and developing countries. This type of injustice needs to be considered in policy negotiations and decisions, and efforts strengthened to reduce it.
A.J. Challinor et al. sulla riduzione delle rese del mais dovuta al riscaldamento globale, mentre si allungo i tempi burocratici (e i costi, aggiungo io) per la registrazione e l'approvazione di nuovi cultivar (e di quelli tradizionali, idem).
Joan Ballester et al. confermano (con dati sanitari 1999-2005) che l'aumento della temperatura farà calare la mortalità invernale in Europa:
Analyses highlight the strong association between the year-to-year fluctuations in winter mean temperature and mortality, with higher seasonal cases during harsh winters, in all of the countries except the United Kingdom, the Netherlands and Belgium.
I sussidi per il riscaldamento salvano gli anziani, chi l'avrebbe detto? In Spagna, Portogallo e Italia, invece, lo stato se ne dimentica - bozza gratuita.